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Covid e sonno

La pandemia ha aumentato i casi di insonnia: +22% gli italiani che lamentano un sonno del tutto insufficiente, +128% quelli con un sonno di qualità insoddisfacente pari a 18 milioni di persone, secondo i dati del progetto "Lost in Italy" (LOckdown and lifeSTyles in Italy).

 

Esistono diversi fattori che producono insonnia. In particolare: stress, ansia, cambiamento delle proprie abitudini. Nello specifico, quest’ultimo fattore risulta determinante in quanto la routine quotidiana, per molti è stata completamente stravolta da perdita del lavoro o lavoro da casa. Abbiamo così alterato il ritmo circadiano, ovvero l’equilibrio sonno/sveglia.

Se è vero che non possiamo fare molto per cambiare le situazioni di difficoltà che ci si possono presentare, possiamo però agire sulle nostre abitudini pre-addormentamento.

Possiamo evitare:

  1. l’utilizzo di device elettronici. Preferiamo un buon libro o l’ascolto di musica rilassante;
  2. l’assunzione di sostanze liquide per limitare i risvegli durante la notte per urinare;
  3. l’assunzione di alcoolici o bevande energetiche;
  4. di effettuare attività fisica nelle 2/3 ore precedenti;
  5. di dormire in stanze troppo calde o con fonti di luce fastidiose;
  6. di consumare pasti particolarmente grassi e pesanti per la nostra digestione;
  7. evitare sonnellini pomeridiani.

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